Roma e Venezia: storia di antichi legami. Basilica di San Marco e Palazzo Venezia 08/6 ore 16:00
Contributo per la visita guidata e auricolari: adulti 11,00 euro. over 65 euro 9,00 ragazzi fino a 18 anni 2,00 euro a cui si aggiunge biglietto di ingresso a Palazzo Venezia
BIGLIETTI
Appuntamento: Piazza di S. Marco, 52, 00186 Roma (Piazza Venezia) dalle ore 15:45
Tante le vicissitudini e la storia tra le citta’ di Roma e Venezia, spesso in contrasto tra loro. Parleremo della sede della “Serenessima” a Roma e via via tutte le trasformazioni. Appartata e vicina al Vittoriano è pero’ un’oasi di tranquillita’ rispetto alla confusionaria folla intono al Campidoglio e all’Ara Coeli. Fondata nel 336 da papa Marco I, in origine la chiesa era orientata nel senso opposto dell’attuale, frutto delle trasformazioni a cavallo tra VIII e IX secolo, volute dai papi Adriano I e Leone III, Il titolo cardinalizio di San Marco fu istituito nel 336 dal papa Marco I e da quel momento sarà uno dei titoli più antichi e prestigiosi. Solitamente il titolo di San Marco veniva conferito al Patriarca di Venezia alla sua nomina di cardinale a Roma
L’aspetto odierno della basilica si deve soprattutto a Paolo II che a metà del Quattrocento fece costruire attorno alla chiesa la sua residenza cardinalizia, che dopo l’elezione pontificia venne notevolmente ingrandita: palazzo San Marco (oggi Palazzo Venezia). Da allora la basilica è di fatto una sorta di cappella palatina inglobata nell’edificio. Il palazzetto Venezia nacque successivamente come giardino segreto del papa Paolo II, Pietro Barbo. Una via sopraelevata coperta lo collegherà poi alla torre del palazzo che era adiacente al monastero Francescano di Santa Maria in Aracoeli. Il primo arco del passaggio veniva chiamato l’Arco di San Marco. Nel 1909, nell’ambito di sistemazione della piazza antistante al Vittoriano, fu decisa la demolizione del Palazzetto e la ricostruzione poco lontana dal sito originario. I cavalli della basilica di San Marco a Venezia quando furono portati a Roma nel 1916 – 1918, per salvarli dai bombardamenti, trovarono ricovero a Castel Sant’Angelo e poi nei giardini di Palazzo Venezia.