NUOVA APERTURA – IL CIRCO MASSIMO – sabato 17 dicembre ore 14:30
Dopo 6 anni l’area archeologica del Circo Massimo, con i suoi 600 metri di lunghezza e 140 di larghezza, è finalmente aperta al pubblico. Il più grande edificio per gli spettacoli dell’antichità dagiovedì 17 novembre 2016 è visitabile da cittadini romani e turisti che potranno ammirare e ammirarla dopo i lunghi scavi e restauri. Si tratta di un grande evento culturale per la città di Roma e Picus vi porterà alla scoperta della sua storia e delle nuove scoperte venute alla luce dopo le recenti indagini.
Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità e uno dei più grandi di tutti i tempi (600 m di lunghezza per 140 m di larghezza), è collegato dalla leggenda alle origini stesse della città: qui infatti ebbe luogo il ratto delle Sabine che segna uno dei primi importanti eventi della città di Roma.
La prima sistemazione della Valle Murcia (ampia valle compresa tra Palatino e Aventino) per adibirla a luogo per le corse dei carri risale all’epoca dei re Tarquini, ma è solo con Giulio Cesare che sarà realizzato un vero e proprio circo in muratura. La gare che si svolgevano nel Circo erano le attività agonistiche più amate dai Romani, insieme ai giochi gladiatori: i conduttori delle quadrighe diventavano ben presto personaggi idolatrati dal popolo di Roma. Poiché le quadrighe facevano capo a scuderie distinte in base ai colori (verde, azzurro, rosso, bianco) anche gli spettatori si dividevano sulle gradinate del circo in base al colore di appartenenza dei propri beniamini, che venivano incitati con cori e motti composti per l’occasione. L’ampio spazio del fondovalle si prestava anche a manifestazioni legate alla vita politica, sociale e religiosa della città, come manifestazioni trionfali, processioni e pubbliche esecuzioni.
Devastato più volte dal fuoco, il Circo Massimo fu ricostruito quasi integralmente sotto il principato di Traiano, alla cui fase appartengono la maggior parte delle strutture attualmente visibili. Numerosi gli interventi degli imperatori successivi tra cui quello, spettacolare, dell’erezione del gigantesco obelisco portato a Roma da Costante II nel 357 d.C., ora al Laterano.
Il Circo rimase in attività fino ai primi decenni del VI secolo. In seguito fu utilizzato come area agricola, per poi diventare, a partire dall’XIX secolo, sede degli impianti del Gazometro, di magazzini, manifatture, imprese artigianali e abitazioni, fino agli inizi del ‘900, quando si avviano i lavori per la passeggiata archeologica.
Negli anni ’30 grandi opere di scavo hanno messo in luce buona parte dell’emiciclo e i resti dell’Arco di Tito. In seguito l’area è ceduta al Partito Nazionale Fascista, che la utilizzò, per l’alto valore simbolico, per i suoi eventi. Nello spazio del circo si organizzarono, poi le grandi mostre degli anni 1937-40 (del tessile, del minerale, delle colonie estive).
Le indagini archeologiche recentemente concluse (2016) hanno permesso di arricchire il quadro delle conoscenze sul monumento e i lavori di sistemazioni dell’area ne consentono una lettura completa che durante la visita potremo visitare le gallerie del Circo, le latrine, camminare sul basolato originario e scoprire il “ritrovato” Arco trionfale di Tito. Inoltre potremo visitare anche la torre medievale e godere di uno splendido punto panoramico sull’area archeologica, che permette di apprezzare in pieno le dimensioni del Circo.