La Piazza del Popolo si delinea, così come la conosciamo oggi, solo nel 1821 per opera di Giuseppe Valadier ed è quasi subito rivoluzione che induce il cambiamento anche nella vicina Villa Borghese e che soprattutto si accompagna alla passeggiata nel primo parco pubblico della città: il giardino del Pincio.
Così uno spazio che già era un brulicare di gente, carrozze e vita diventa ancor più luogo d’incontro e di passaggio per tutti quelli che dal Nord arrivavano a Roma.
Destino questo iniziato da subito se è vero che quella che oggi chiamiamo Via Flaminia è uno dei percorsi più antichi che attraversano la città, percorso seguito dall’uomo in ogni epoca e che ha visto passare di qua personaggi tra i quali Erasmo da Rotterdam e Cristina di Svezia, Goethe e Canova, Stendhal e il marchese de Sade.
Viaggiatori che spesso a Roma poi si fermavano per tempi più o meno lunghi o che sceglievano la Città Eterna come loro fissa dimora.
Viaggiatori che nel tempo hanno conferito a questa parte della città un carattere quasi esclusivo, che però non è mai riuscito a cancellare completamente la sua anima popolare grazie anche alla vicinanza del Tevere e a un suo approdo da sempre utilizzato e che diverrà poi noto come Porto di Ripetta, intorno al quale graviteranno personaggi che entreranno nell’immaginario e nella storia della città come Angelo Brunetti, meglio noto come Ciceruacchio, che qui avrà i natali.
Ma la piazza per sua natura è luogo d’incontro e di spettacolo, e a questa regola non può sfuggire Piazza del Popolo. Agli inizi del secolo, ma soprattutto nel dopoguerra luogo di ritrovo d’intellettuali quali Pasolini, Moravia, Elsa Morante e pittori ed artisti che daranno vita alla così detta “Scuola di Piazza del Popolo”, luogo di spettacolo perché qui prendeva l’avvio il famoso Carnevale romano e qui arrivavano i bovini che poi sarebbero state sacrificate nel primo macello di Roma, quello che si trovava proprio fuori Porta del Popolo.
Una passeggiata racconto per scoprire queste e molte altre storie!