VILLA BORGHESE AL TRAMONTO passeggiata – Sabato 16 settembre 2017 ore 17.00
Scipione Borghese il collezionista formidabile e senza scrupoli: Quando nel 1870 i soldati del generale Cadorna entrano a Roma, la capitale del regno d’Italia era contenuta nelle mura aureliane e le antiche ville e giardini, dentro e fuori il perimetro della città costruita, costituivano un insieme ambientale e paesistico di rara bellezza.
In questo momento storico le ville di Roma assommano a 143.
Per cambiare il volto della città, e renderla più adatta al suo ruolo di capitale, anche dal punto di vista urbanistico, si attua una politica di sventramenti e con essi ben 53 ville verranno distrutte, mentre delle 90 superstiti molte persero il giardino e solo 10 divennero verde pubblico.
Villa Borghese è tra queste.
Creata agli inizi del 1600 dai sogni e dai desideri di Scipione Borghese, il cardinale nepote, in stretta collaborazione con architetti ed artisti, tra cui il Bernini, la villa attraversa un lunghissimo arco di tempo per giungere fino a noi.
Certamente il passare del tempo ha provocato profonde trasformazioni nella villa, ma ancora oggi la sua storia si legge benissimo e conoscerla è un po’ come entrare di soppiatto se non nell’animo, almeno nella personalità di Scipione Borghese.
La passeggiata si dipanerà lungo una gran parte del giardino cercando di far comprendere quanto stretto fosse il rapporto tra il Casino nobile, oggi Galleria Nazionale, e l’ambiente esterno, ma permetterà di scoprire alcuni aspetti poco noti di una delle ville più frequentate da Romani e turisti, sia antichi che moderni. Il fascino ormai perso della così detta Grotta dei Vini ad esempio, o alcuni degli antichi platani piantati per volere di Sciopione Borghese che come grandi vecchi dopo più di 400 anni scrutano immobili i passanti.
La passeggiata sarà l’occasione per scoprire i Giardini segreti ed il teatro all’aperto, ma anche il monumento il più moderno monumento all’avversato re Umberto I o a Scudela, probabilmente l’unico monumento che ricordi gli atti eroici di un mulo che partecipò suo malgrado alla Prima Guerra Mondiale.
Fine della passeggiata sulla terrazza del Pincio: è necessaria la prenotazione