Contributo: adulti 13,00 euro over 65 euro 12,00 ragazzi fino a 18 anni 2,00 euro Appuntamento: Quadrato della Concordia, 3 – 00144 Roma –Palazzo Civiltà Italiana all’EUR alle 17:15 – Visita a cura della Dott.ssa Roberta Perazzone
LA MAISON ROMANA APRE IL SUO QUARTIER GENERALE ALL’EUR NEL PALAZZO DELLA CIVILTÀ ITALIANA PER OMAGGIARE SETTANT’ANNI DI ATTIVITÀ DELLO SCULTORE ROMAGNOLO, METTENDO IN SCENA UN “GRANDE TEATRO DELLE CIVILTÀ”.
Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 1926) è uno dei più importanti scultori contemporanei.In mostra è presentata una selezione di opere dell’artista che procedono dalla fine degli anni cinquanta a oggi e che, insieme a materiali documentari consultabili dal pubblico, evocano il suo studio/archivio.
Concepita per la sede del Palazzo della Civiltà Italiana di Roma, la mostra è un grande “teatro” autobiografico – al contempo reale e mentale, storico e immaginifico – la cui messa in scena è introdotta da quattro sculture poste ai quattro angoli esterni del Palazzo. Varcato il vestibolo d’ingresso, la mostra si articola come un’opera in due atti e un intermezzo corrispondenti alle due sale principali, fra loro speculari, e al passaggio di raccordo retrostante.
Nel suo insieme, “Il Grande Teatro delle Civiltà” esplora la pervasiva interdipendenza nella pratica di Pomodoro fra le arti visive e quelle sceniche e drammaturgiche, così come fra la realizzazione dell’opera finale e la dimensione della sua concezione progettuale. Concretezza e utopia, segno e archetipo, materia e visione, tridimensionalità dell’opera e bidimensionalità del documento, condivisione nello spazio pubblico e ricerca personale condotta nello studio e nell’archivio si integrano delineando un continuum, da cui emergono molteplici riferimenti alle tante “civiltà” a cui tutte le opere di Pomodoro costantemente rinviano: tracce evanescenti di civiltà arcaiche, antiche e moderne, o anche solo fantastiche, da cui originano forme, segni e materie indefinibili, appartenenti sia all’archeologia sia alla futurologia, che rifondano le nostre conoscenze e i nostri immaginari, la nostra esperienza del tempo e dello spazio, della storia e del mito, così come la nostra relazione, in quanto esseri umani, con le altre specie viventi e la natura. Un grande teatro in cui sono ripercorsi gli oltre settant’anni di ricerca di Arnaldo Pomodoro.