Appuntamento: alle 14.45 all’ingresso dell’area archeologica in Via Zabaglia 24 (angolo tra Via Zabaglia e Via Galvani) conduce la visita la Dott.ssa Almalinda Giacummo archeologa, Durata visita: 1 h e 15’.
Nato come discarica dei “vuoti a perdere”, ossia delle anfore svuotate, del vicino Emporio questo particolare mons è diventato uno dei “colli” preferiti dai Romani nei secoli successivi, luogo molto amato per le festose scampagnate fuori porta. Sul “Monte dei Cocci”, aperto per l’occasione, rievocheremo le tradizioni, le usanze, le curiosità del passato, scoprendo quante storie può raccontare un’antica e nobilissima “discarica”.
Il Monte dei Cocci o Monte Testaccio, che sorge vicino l’antico Porto di Ripa, è la collina artificiale più alta della Capitale. si è formato artificialmente in età romana (soprattutto tra I secolo a. C e III d. C) a causa dell’accumulo dei “cocci” (testae, in latino) delle anfore da trasporto che, provenienti da tutto il mediterraneo, giungevano a Roma nel vicino porto fluviale sul Tevere.. Durante la visita entreremo nella zona archeologica chiusa al pubblico, salendo in cima e ammirando così uno spettacolo unico nel suo genere che permetterà di approfondire il funzionamento dell’approvvigionamento delle derrate a Roma in una zona fitta di attività portuali osservando dall’alto lo storico quartiere di Testaccio. Una visita che chi ama davvero Roma e la romanità non può assolutamente perdere!
E’ obbligatoria la prenotazione: info@laboratorio104.it
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